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Piqabrick: il must-have degli appassionati di LEGO®

Campagna conclusa Campagna conclusa
Un progetto di Getcoo
Progetto su Kickstarter
OBIETTIVO 55000.00 > Vai alla campagna

Claudio e Stefano Berti, fondatori della startup di Ravenna Getcoo, hanno appena concluso con successo la loro campagna di crowdfunding su Kickstarter che ha lanciato sul mercato Piqabrick, box con camera digitale integrata che utilizza la computer vision e l'intelligenza artificiale per identificare, catalogare, acquistare e scambiare i mattoncini LEGO.

In 31 giorni hanno raccolto 68,805€ da 479 sostenitori!

Come ci sono riusciti?

Proviamo a raccontare la strategia che hanno adottato e che li ha portati a raggiungere questo traguardo e ad entrare nel mercato seguito dagli AFOL (*Adult Fan Of LEGO).



Getcoo aveva già toccato con mano l'esperienza del crowdfunding, ma sul mercato equity (aprile-maggio 2018), proprio per fare crescere la società e differenziare la propria offerta.

Piqabrick è infatti una delle applicazioni della startup innovativa che sviluppa software di computer vision basati su intelligenza artificiale e proprietaria DART (Direct Acquisition and Re Trieval) che identifica specifici oggetti all’interno di immagini.



Abbiamo incontrato Claudio ad aprile scorso, quando i soci della società hanno cominciato a ragionare in maniera strutturata sull'attivazione di una campaga di reward crowdfunding su Kickstarter per partire con la produzione della box.

La loro strategia di campagna è stata molto interessante, azzeccata e... premiante. Proviamo a raccontarla!

Il primo elemento da segnalare è che Getcoo è una startup innovativa ormai consolidata, costituita nel 2015 e attiva all’interno di EmiliaRomagnaStartUP dal 2016, ha vinto tre bandi regionali gestiti da ART-ER, che hanno dato la possibilità ai founder di sviluppare e scalare il modello di business della startup: Silicon Valley Mindset Program 7° Edizione (2018), Business Match per PMI in Silicon Valley (2019), Incoming Program (2019).

Non degli sprovveduti insomma!

Ma arriviamo a Piqabrick. L'idea dell'utilizzo della tecnologia DART di riconoscimento ed elaborazione delle immagini applicata al mondo dei LEGO nasce dal bisogno esplicitato da una prima analisi di mercato effettuata dal mondo (molto più vasto di quello che si potrebbe pensare) di appassionati di LEGO. Un target in effetti, molto ingaggiato con una cosiddetta "willingness to pay" abbastanza alta e assiduo frequentatore di Kickstarter per scovare nuovi prodotti o funzionalità per la propria passione. In poche parole... i NERD!

Individuato target e bisogno, il team di Getcoo ha lavorato alla soluzione, ideando il concept della box e un primo prototipo.

Vista la community di riferimento ben definita, a febbraio di quest'anno Claudio e Stefano hanno deciso di aprire su Facebook una pagina dedicata al progetto (Piqabrick appunto) per intercettare gli appassionati e, quindi, primi sostenitori.

Da marzo a giugno hanno alimentato la community e raccolto feedback online sul progetto attraverso principalmente il canale Facebook, ma anche partecipando a una fiera su ricerca e innovazione a Bologna (Research to Business, 6-7 giugno 2019), durante la quale hanno presentato in anteprima il prototipo "live".







L'attività con la community si è intensificata durante l'estate. Tra giugno e agosto il team ha condiviso tutti gli step di sviluppo del progetto e ha richiesto alla community di attivarsi per dare consigli sul miglioramento del prodotto: Claudio e soci hanno loanciato una vera e propria attività di co-design con i partecipanti più attivi, rafforzando sempre di più i rapporti con la propria community che si è sentita coinvolta direttamente nella co-creazione del progetto.

Questo processo di co-progettazione ha portato alla realizzazione di un prototipo che tra agosto e settembre è stato inviato a una selezione di beta-tester tra i membri più attivi della pagina Facebook.

Sono stati raccolti i feedback da parte dei tester che hanno migliorato la box e hanno permesso a Getcoo di implementare funzionalità aggiuntive. Sono state testate diverse versioni da parte della community online e tutti gli step di miglioramento, le specifiche tecniche e i dettgli dell'implementazione, dal primo all'ultimo prototipo, sono stati condivisi su Facebook quasi in tempo reale.

A metà ottobre ormai i membri della community non stavano più nella pelle e, si legge dai post, non vedevano l'ora di poter pre-acquistare l'ultima versione attraverso Kickstarter.

24 ottobre: viene lanciata la campagna di crowdfunding!

L'analisi dell'andamento della campagna, anche grazie all'utilizzo dello strumento Kicktraq - molto utile per il monitoraggio diretto di "backers" (sostenitori) e "pledges" (sostegno €) - ci fa capire che una buona parte dei sostenitori (48, cioè l'11%) ha messo la propria quota esattamanete il primo giorno. Probabilmente sono gli stessi beta tester della box, già a conoscenza del progetto e pronti ad accaparrarsi la versione finale di Piqabrick. Nella prima settimana il progetto ha raccolto poco più del 30%, posizionandosi su un trend statisticamente positivo per la buona riuscita della campagna.



Seguendo l'andamento dei pledge si evidenziano altre dinamiche tipiche delle campagne di crowdfunding su Kickstarter.

Il 14 novembre assistiamo infatti a un picco di sostenitori (36 in un giorno solo) che finanziano il progetto, subito dopo la pubblicazione sulla pagina Facebook delle immagini dei risultati dei beta tester che sono stati attivati in tutto il mondo.

Il fatto di aver reso disponibili anche i video di tre beta tester che recensiscono il prodotto da UK, Germania e Stati Uniti, aumenta la reputazione dei progettisti e la fiducia generata nei sostenitori o possibili tali.



Tra il 18 e il 19 novembre, invece, sono 53 i backer che hanno sostenuto il progetto con quasi 9.000€, reazione dovuta allo slancio di fiducia generato dall'aver raggiunto il traguardo dei 55.000€. Grazie a questa spinta Piqabrick è riuscito quindi a sbloccare il primo "stretch goal" di 60.000€, che permetterà di implementare la box anche con il distintivo in mattoni LEGO® autentici incisi.

Getcoo si è attivata molto bene anche al di fuori dei social, riuscendo a intercettare siti specializzati, Brick Journal e Brickset, che hanno pubblicato articoli pubblicizzando la campagna di crowdfunding. "La review di Huw Millington di Brickset, un influencer del settore, ha fatto scemare lo scetticismo di alcuni" - spiega Claudio - "ed è cambiato il sentiment della nostra audience".



Hanno avuto inoltre il supporto di Lega NERD, community molto attiva del settore "game" e punto di riferimento per il mondo NERD (ovviamente) italiano, che li ha seguiti costantemente online e offline, accompanandoli anche al BRICK in Florence Festival (9-10 novembre), dove Piqabrick si è aggiudicato il premio "Brick of Honour". Durante la fiera in molti hanno visto la box live che funzionava e si sono appassionati al progetto.

L'hype sulla campagna è aumentata anche a seguito dell'annuncio della selezione della startup da parte di ICE, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, per partecipare al prossimo CES di Las Vegas che si terrà dal 7 al 10 gennaio 2020.

Molto bravi quindi Claudio, Stefano e il resto dello staff, che hanno costantemente aggiornato i loro sostenitori tramite tutti i canali, attivati in maniera coordinata e continuativa (pagina della campagna su Kickstarter, Pagina Facebook e sito).

La campagna non è stata perfetta e il team ci ha confessato di aver fatto molti errori... In più non è mai da sottovalutare l'impegno che richiede seguire una campagna su Kickstarter "10-12 ore al giorno per un mese, sabato e domenica inclusi!" ammette Claudio.

Nonostante ciò è stata una strategia ben calibrata che ha portato Getcoo a raccogliere in 31 giorni 68.805€ da 479 sostenitori.

Un ottimo lavoro ragazzi! E ora... vi aspetta Las Vegas!

Per approfondire il progetto: https://box.piqabrick.com/

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