L'estate 2018 è stata un periodo molto stimolante per le startup regionali. Oltre a ShapeMe, che ha lanciato una campagna su Mamacrowd, anche Green Idea Technologies, vecchia - se così si può dire - conoscenza di ASTER per i percorsi Climate-KIC, ha deciso di lanciarsi nell'avventura dell'equity crowdfunding a settembre, con CrowdFundMe.
La campagna, al via il 25 settembre, aveva come obiettivo quello di raccogliere i 100 mila euro necessari a rafforzare la struttura della startup sull'asse Bologna-Sanremo e sviluppare un business che aiuterà le aziende a risparmiare 340 euro per dipendente Green Idea Technologies è l'esempio di applicazione dei principi dell’economia circolare al settore ICT. Obiettivo di Alejandro Aguero e Domingo Noguera è quello di rigenerare vecchi prodotti informatici e aiutare le imprese a ottenere risparmi fino a 340 euro per dipendente e a ridurre le emissioni di CO2 fino a 400 kg per lavoratore garantendo azioni efficaci di Corporate Social Responsability.
Altra caratteristica distintiva della startup è quella di essere una società benefit, cioé un'azienda che per statuto cerca il profitto e contemporaneamente la creazione di un impatto positivo su tutte le persone coinvolte dalla sua attività e l’ambiente. Questo probabilmente un ulteriore driver che ha guidato gli investitori a regire positivamente all'iniziativa di aumento dle cpaitale della startup, tanto da generare più che un interesse da parte di EthicalFin, financial advisor impegnato sull’impact investing con sede a Londra.
Ma partiamo dall'inizio.
Green Idea Technologies è la sola azienda italiana riconosciuta dalla Fondazione Ellen MacArthur, l’istituzione leader nel mondo per la promozione e lo sviluppo dell’economia circolare. La startup propone alle aziende servizi di consulenza che risolvono il problema dello smaltimento di apparecchi ICT (computer, stampanti, telefoni aziendali). Grazie al suo software le imprese possono vendere i loro prodotti informatici a “fine vita”, trasformando i costi di smaltimento in un guadagno, e acquistare nuovi prodotti ricondizionati/rigenerati certificati ottenendo un risparmio medio del 30%. È anche possibile certificare le emissioni di CO2 risparmiate grazie a queste azioni.Dopo solo un anno e mezzo di attività Green Idea Technologies conta già più di 20 PMI clienti e progetti con aziende del calibro di Intesa Sanpaolo, Dedagroup. Ha inoltre raccolto manifestazioni di interesse da parte di Enel, Aeroporto di Bologna, AXA Assicurazioni, Conad, Banca Etica Nel 2017 si è aggiudicata il primo premio nell’ambito del Climate-Kic Startup Accelerator (promosso dall’European Intitute of Innovation and Technology) e di Start To Be Circular, premio creato da Fondazione Bracco in collaborazione con Fondazione Mai di Confindustria e Banca Prossima, volto a sostenere le startup impegnate nell’economia circolare.
A settembre parte la campagna e dopo poco più di un mese decide di interromperla perché entra all'interno di un programma di finanziamento che supporterà la sua crescita per un totale complessivo di 1 milione di euro attraverso un prestito finanziario agevolato da parte di Invitalia Ventures e un aumento di capitale destinato all’ingresso di nuovi soci nella compagine societaria. Alla base del capital raising vengono già confermati i primi 460 mila euro di finanziamento ottenuti da Invitalia Ventures all’interno del programma per start-up innovative “Smart & Start”.
Il restante verrà raccolto in aumento di capitale da parte di nuovi soci che saranno individuati e selezionati fra i soggetti che possano condividere in pieno la visione e i valori dei fondatori di Green Idea e supportare l’azienda nel suo percorso di crescita. Tutto ciò grazie appunto al supporto di EthicalFin, financial advisor impegnato sull’impact investing con sede a Londra e regolamentato dalla FCA, che è specializzato nel supportare imprenditori e aziende che vogliono avere un alto impatto sociale e ambientale verso una crescita sostenibile con misurabili ritorni finanziari.
I capitali serviranno per continuare lo sviluppo del software utilizzato per supportare i propri clienti, accelerare lo sviluppo commerciale e creare un efficace network all’interno del mercato dei ricondizionatori in Europa e nel resto del mondo attualmente fortemente frammentato.
Possiamo quindi dire che la campagna di equity crowdfunding, interrotta per poter avviare questo programma di finanziamento, è stata propedeutica per far accendere l'interesse di investitori italiani ed esteri sulle potenzialità di questa startup emiliano-romagnola.